
ISO
Essendo un ingegnere ed erede di una fortuna familiare acquisita nel settore del tessile e del filato da suo padre, Enzo Rivolta era ovviamente sempre alla ricerca di una nuova storia, il denaro che doveva essere fatto comprando e vendendo. Nel 1939 acquisì una piccola società chiamata Isothermos producendo frigoriferi (e piccoli sistemi di riscaldamento), sicuramente copie di frigoriferi americani, ma all'epoca un'attività molto promettente. Giocò bene le sue carte e riuscì durante la seconda guerra mondiale a non essere annesso né da Mussolini né dai tedeschi spostando l'azienda in un'area meno esposta. Business andava bene, Enzo pensò rapidamente di diversificare, e perché no in un'area che gli piaceva particolarmente con un grande potenziale. Meccanica e automobili. Ha iniziato a costruire scooter e motociclette dopo la guerra con un certo successo. Le motociclette di ISO sono state ben considerate, anche se costose, per la loro durata e qualità di montaggio. A questo punto la FIAT pensava a un sostituto del Topolino, ma anche estranei come Enzo Rivolta puntavano a un pezzo della torta del crescente business delle auto personali. Enzo andò a fare la spesa per un ingegnere e un designer che potesse produrre il piccolo veicolo urbano che lo avrebbe messo sulla mappa. Ermenegildo Preti et Pierluigi Raggi presentano l'Isetta, una microcar azionata da un motore scooter ma con l'apertura del pannello frontale per l'ingresso e la praticità. La piccola auto introdotta nel 1953 non seduce gli italiani, ma la BMW alla ricerca di una soluzione per sopravvivere dopo la seconda guerra mondiale decide di acquisire la licenza per costruire questi microcar e la trasforma in un successo e produce 130.000 unità. Il reddito comodo della licenza fornito a BMW, ma anche per Velam (Francia), Romi (Brasile) e De Carlo (Argentina) ha reso possibile per Renzo di realizzare un lungo sogno di tempo, la produzione di una vettura sportiva che potrebbe essere uguale o migliore di Ferrari , Maserati o Jaguar. Giotto Bizarrini è impegnato a progettare un telaio che possa battere il meglio. Così nasce la serie ISO 300. Per evolvere rapidamente in una molto potente vettura sportiva invidiato da molti con un'unità di potenza americana (Chevrolet), freni a disco in inglese (Dunlop) ed il gruppo trasmissione francese (De Dion) e per finire, il design italiano da Bertone, il migliore di tutti mondi. Purtroppo i volumi di produzione dell'ormai chiamato Iso Rivolta non sono mai arrivati al punto di pareggio, anche se era potente come una Ferrari con il 30% in meno di denaro. Nel 1966 Enzo Rivolta muore improvvisamente e lascia la sua compagnia a suo figlio di 25 anni. Senza il visionario Enzo, l'azienda sopravvive un altro paio di anni, dà alla luce il leggendario ISO Grifo e il più potente berlina quattro porte sportiva sulla terra la ISO Fidia, il capitolo è presto chiusa con la sfortunata Lele nel 1969. Rien ne va plus e ISO è venduta a Phillip Morris / Franck Williams nel 1973. Tuttavia il tempo è cambiato e la nuova società dichiara bancarotta nel 1974. La fine di un'era.